Perché proprio durante l’adolescenza si va incontro a più pericoli? Cosa spinge i ragazzi a cercare e sperimentare le situazioni a volte pericolose? Secondo gli studiosi americani durante l’adolescenza vi è un aumento del 200% di disabilità e mortalità.
Ciò è dovuto a difficoltà nel controllo del comportamento e delle emozioni che espongono molti adolescenti a molti pericoli, ciò sembra originarsi nella trasformazione del cervello da un punto di vista neurologico. In questa fase il cervello si modella , anche se questo comporta dei rischi.
Questo riassetto del sistema nervoso comporta uno squilibrio nel funzionamento di diverse aree del cervello, chiamate sistemi neurali, e comporta il rischio che i ragazzi siano vittime di comportamenti a rischio come l’uso di alcool e droghe. Il principale sistema neurologico attivato , quello dopaminergico, legato al piacere, inibisce l’attività della corteccia prefrontale (adatta a valutare il rischio), esponendo così il giovane a comportamenti impulsivi senza però considerarne le conseguenze.
Un documento della Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicato nel 2014 evidenzia che oltre alla fase difficile ed insidiosa dell’adolescenza questa è anche un momento cruciale per lo sviluppo di diverse abilità come la valutazione morale ed il ragionamento, la capacità del pensiero astratto e il giudizio razionale. Importante è anche che impara a cogliere il punto di vista altrui e a tenerne conto nelle relazioni interpersonali. Il giovane consolidando il senso di sé cerca di distaccarsi dalla propria famiglia per trovare nuovi schemi di comportamento diversi appunto dalla sua famiglia.
E’ molto importante nella fase dell’adolescenza fare le nuove esperienze e avere il proprio punto di vista, ciò serve a formarsi come individuo separato e formato, quando ciò non avviene significa che vi è una problematica personale e/o familiare che necessita un intervento di un aiuto di uno specialista della famiglia.